Qualcuno ha definito “imbarazzante” l’intervento di fine anno del Sindaco di Falcone e, purtroppo, bisogna riconoscere che (per alcuni versi) si è trattato di un giudizio sin troppo benevolo, se si pensa alla superficialità con cui ha intrattenuto la platea su taluni argomenti.
Difficile non notare che, in un momento così rischioso per la salute pubblica a causa del recente diffondersi della pandemia sul nostro territorio, non abbia ritenuto doveroso lanciare un appello alla vaccinazione, magari accompagnando il richiamo all’avvio di una campagna divulgativa promossa dall’Amministrazione Comunale, sia in termini di controllo sul territorio, sia sollecitando tutti a vaccinarsi, collaborando attivamente con le associazioni e le strutture che, in maniera encomiabile, ci stanno aiutando ad affrontare un’emergenza sanitaria senza precedenti.
Nell’invitare la comunità falconese alla prudenza e alla prevenzione dalla possibilità del contagio, è mia opinione che bisognerebbe invitare chiaramente i Cittadini con sintomatologia, a mettersi in quarantena in autotutela e a contattare immediatamente il proprio medico curante, evitando perciò tamponi la cui utilità, il più delle volte, rischia di essere nulla.
Impossibile, invece, comprendere i motivi per cui l’Amministrazione Comunale, appena saputo del contagio del Vice Sindaco (a cui vanno i nostri più sinceri auguri di pronta guarigione), non abbia pensato ad una sanificazione immediata dell’edificio comunale, nè abbia chiesto un tampone di verifica a tutti i dipendenti e al personale o abbia disposto la chiusura dell’edificio comunale per un numero adeguato di giorni.
Insomma, l’impressione è che il clima da campagna elettorale durerà ancora a lungo e anche le continue minacce da resa dei conti con cui si promettono addirittura barricate, temo finiranno solo per sottrarre tempo prezioso a quella collaborazione che l’intera comunità falconese si aspetta dalla propria classe dirigente, Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale nella sua interezza.
Probabilmente occorrerà ancora del tempo prima che si acquisisca la consapevolezza di rappresentare un’intera comunità e non solo una parte di essa, o addirittura la parte ancora più piccola dei propri sostenitori: sono certo che quel giorno, anche le vignette satiriche verranno giudicate come parte legittima e democratica del ruolo pubblico che abbiamo accettato, evitando perciò quel vittimismo un pò ipocrita che, sino a qualche tempo fa, non ha scandalizzato alcuni nemmeno di fronte all’utilizzo del volto di un ragazzo disabile per schernire con cattivo gusto un avversario politico, addirittura liquidando il tutto come una semplice goliardata (sic!).
Nè appare condivisibile il modo un pò semplicistico con cui si giustificano tali gesti inconsulti come opera isolata di qualche sostenitore un pò sù di giri, se si pensa ai toni insultanti che dominano gran parte dei commenti su facebook e se si appura che persino il Vice Sindaco, può permettersi di dare degli alcolizzati e dei cocainomani a qualcuno dei propri avversari: ritengo che sia giunto il momento di prendere le distanze da certi toni, allo scopo di salvaguardare la credibilità delle istituzioni e l’autorevolezza delle cariche ricoperte.
Per mesi ci siamo sentiti dire che il Consiglio Comunale non conta nulla e che con l’attuale Amministrazione era stato eletto addirittura un “re”: la mia impressione è che la mancata approvazione nei termini del bilancio dimostri l’esatto contrario.
La democrazia impone a tutti noi un senso di responsabilità istituzionale che dovrebbe spingerci alla collaborazione e al confronto trasparente senza bisogno delle minacce “di danni all’Ente e alla comunità”: non c’è nulla di male nel riconoscere i propri limiti o i propri errori, soprattutto quando non si ha la dovuta esperienza amministrativa. Appare di cattivo gusto ipotizzare complotti da parte di dipendenti o uffici comunali che avrebbero addirittura nascosto gli atti all’esame dell’Amministrazione attiva e non riconoscere che, probabilmente, nonostante le costose nomine di esperti e le promozioni a responsabili di Area, invece di impegnarsi allo spasimo per rispettare la scadenza della presentazione del bilancio, si sono sprecate energie e tempo preziosi per concentrarsi su uno stravolgimento “elettoralistico” degli uffici che, ad oggi, sembra lasciarci abbandonati nell’immobilismo.
Così come appare davvero sconcertante il tentativo maldestro di scaricare le proprie responsabilità sul Revisore dei Conti. A tal proposito, per esclusivo amore di verità, dopo avere espressamente richiesto i dati sulla tempistica di richiesta dei pareri al Revisore dei Conti da parte della Giunta, ho appreso che alcuni atti inerenti l’approvazione del Bilancio gli sono stati inviati addirittura il 23 dicembre, quindi ben oltre i termini previsti dalla normativa vigente per la convocazione del Consiglio Comunale.
Ho avuto modo di appurare, documenti alla mano, che non vi è stato alcun ritardo imputabile al Revisore che ha risposto in maniera assolutamente celere e puntuale, sacrificando persino del tempo per festeggiare il Natale con la propria famiglia (vedi allegati): insomma, reputo istituzionalmente scorretto addossare ad altri le responsabilità sulla conseguente mancata approvazione del bilancio.
L’augurio per il 2022 è che finalmente si cominci a discutere senza pregiudizi reciproci delle iniziative da prendere per risolvere i problemi concreti che interessano la totalità della Cittadinanza: ovvero il completamento del lungomare, la protezione della spiaggia, il P.A.I., l’utilizzo della Sala Congressi e della Casa Albergo a Belvedere, lo sviluppo turistico del territorio, la sistemazione della rete idrica e delle rete fognaria, abbandonando finalmente le ripicche, le vendette meschine o le minacce nemmeno tanto velate.
La nostra azione, intendo dell’intera classe politica falconese, dovrà essere rivolta al venirci incontro per il bene del nostro amato paese, affinchè si maturi la consapevolezza di lavorare uniti per lo sviluppo e il progresso di Falcone, cominciando, perchè no, dal rivolgere gli auguri di buon anno nuovo alla Cittadinanza intera, senza alcuna distinzione di opinione o appartenenza.
Marco Filiti
Presidente del Consiglio Comunale