Al Segretario del Comune di Falcone
Al Responsabile Area Amministrativa del Comune di Falcone
e p.c. Al Sig. Sindaco del Comune di Falcone
LORO SEDI
OGGETTO: Mozione di sfiducia al Sindaco del Comune di Falcone, Sig. Genovese Antonino.
I Sottoscritti Consiglieri Comunali di Falcone propongono la presente mozione di sfiducia al Sindaco attualmente in carica, Sig. Genovese Antonino, chiedendo che la stessa venga posta in discussione e votata secondo le modalità e le tempistiche previste dalla normativa vigente.
Tale richiesta, in ragione delle valutazioni politico-amministrative di seguito argomentate, appare conseguenza coerente e necessaria con le opinioni maturate, consolidate e, più volte, pubblicamente condivise dalla maggioranza assoluta dei Consiglieri Comunali nel corso dei 24 mesi trascorsi dalla data di insediamento dell’attuale Amministrazione, il 12 Ottobre 2021. Nel quadro del rispetto dei criteri di qualificazione sostanziale e di contenuto giuridico delle motivazioni, contemplate nella normativa di legge riguardo la mozione di sfiducia, l’attuale giurisprudenza amministrativa ha sancito che, ai fini di una sua corretta e legittima approvazione, essa sia semplicemente “motivata”, senza ulteriori precisazioni di merito sulle modalità di tale motivazione. Ne consegue, pertanto, che le inadempienze e il mancato rispetto degli impegni assunti nel programma elettorale depositato dal candidato al momento della presentazione della propria candidatura, oltre che la diversità di orientamento politico tra Sindaco e maggioranza Consiliare rispetto alla gestione della cosa pubblica, rappresentano le ragioni fondamentali di una più ampia analisi in cui preme sfiduciare non solo il Sig. Genovese Antonino, in qualità di Sindaco Pro Tempore del Comune di Falcone, ma più in generale, sfiduciare politicamente un’intera coalizione amministrativa. Tuttavia, nella presente mozione, verranno elencate non solo le “motivazioni politiche” della sfiducia al Sindaco, ma anche quelle “giuridico-amministrative” di elusione e violazione sia rispetto al programma elettorale, sia rispetto agli specifici obblighi che la legge impone al suo ruolo.
MOTIVAZIONI DI CARATTERE POLITICO
L’attuale Amministrazione viene eletta nel 2021, grazie ad una manciata di voti in più che ha permesso al sig. Genovese Antonino di diventare Sindaco con una rappresentanza minima e senza poter contare su una maggioranza stabile. A fronte di ciò in questi due anni di mandato l’intero Consiglio Comunale e, più specificatamente, il Gruppo Consiliare di maggioranza di “Insieme Possiamo per Falcone”, nonostante il poco coinvolgimento, ha sempre consentito alla Giunta di porre in essere le proprie iniziative mostrandosi un’opposizione costruttiva, collaborativa e proattiva. Infatti, non ha mai mancato di votare favorevolmente le proposte di delibere utili per la Comunità e, anche in presenza di rilievi procedurali e/o di merito particolarmente gravi, col voto in Aula si è sempre assunto le proprie responsabilità, facendosi carico di fornire puntualmente integrazioni di indirizzo o vie di percorsi amministrativi alternativi a quelli proposti, piuttosto che procedere (sia pure i numeri lo consentissero) a bocciature immotivate, pregiudiziali, pretestuose o arbitrarie. L’approccio con cui, invece, si è posta l’intera coalizione di “Un’altra Falcone” (sostenitrice del Sig. Genovese Antonino) rispetto al dato oggettivo dell’elezione di una maggioranza Consiliare politicamente alternativa, si è contraddistinto per avere alimentato un clima davvero troppo avvelenato, con un’attitudine ed una vocazione al vittimismo con cui attribuire sempre ad altri le proprie responsabilità e ad una continua ricerca dello scontro polemico fine a sé stesso.
Nonostante la fattiva collaborazione dell’intero Consiglio, i risultati sono sempre stati politicamente deludenti, oltre che per la diversità di orientamento politico tra il Sindaco (e la sua coalizione amministrativa) e la maggioranza Consiliare rispetto alla gestione della cosa pubblica, soprattutto per numerose violazioni allo Statuto del Comune e al Regolamento di Consiglio Comunale, oltreché per il mancato rispetto degli impegni assunti nel programma elettorale depositato dal candidato al momento della presentazione della propria candidatura.
VIOLAZIONI DELLO STATUTO E DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
- Violazione artt. 38 e 49 dello Statuto: nonostante il Sindaco in Consiglio Comunale abbia diverse volte affermato che il ritardo con cui la stragrande maggioranza delle proposte di Delibera di Sindaco, Giunta e Funzionari (giunte in discussione in prossimità dell’ultimissimo giorno utile prima della scadenza) sia da imputare agli uffici, mai si è fatto promotore di indagini e verifiche amministrative sull’intera attività del Comune, né ha mai dato atto di aver vigilato sull’attività dei dirigenti e dei propri collaboratori. Anzi, piuttosto che revocare, ha continuato per diverse volte consecutive a rinnovare gli incarichi dirigenziali e agli esperti esterni, nonostante l’inosservanza delle direttive impartite dal Consiglio Comunale, altre inadempienze agli obblighi di servizio o una palese incapacità a svolgere efficacemente l’incarico conferito.
- Violazione art. 39 dello Statuto: in questi due anni, raramente il Sindaco ha fatto in modo di sovrintendere al funzionamento dei servizi e degli uffici, né ha vigilato affinché i Responsabili di Area dessero esecuzione alle deliberazioni del Consiglio Comunale secondo le indicazioni date: infatti, è facilmente desumibile dagli atti che molte delle proposte rinviate per vizi di forma o per mancanza di corredo documentale, non siano state più oggetto di discussione in aula o, se lo sono state, solo dopo tantissimo tempo (il lassismo seguito all’ordinanza richiesta a gran voce dall’Assemblea sulla vicenda dell’installazione di nuove antenne 5G, ne rappresenta simbolicamente il caso più noto ed emblematico).
- Violazione art. 41 dello Statuto: in questi due anni non ha mai trasmesso al Consiglio Comunale una dettagliata relazione sull’attività degli esperti da lui nominati.
- Violazione art. 42 dello Statuto: non ha mostrato flessibilità nella gestione delle risorse umane, per favorire l’utilizzo delle professionalità interne, la partecipazione dei singoli dipendenti, le pari opportunità fra uomini e donne per l’accesso ed il trattamento sul lavoro, né ha valorizzato le risorse umane attraverso la partecipazione attiva e la responsabilizzazione diffusa del Personale nella gestione delle attività dell’Ente. Anzi, a poco meno di un mese dal suo insediamento, ha deliberato uno stravolgimento illogico, cocciuto ed irrazionale di tutti i ruoli apicali del Personale Amministrativo, provocando l’immobilismo di talune Aree e Settori sino ad allora efficienti, infondendo un clima di progressiva sfiducia e demotivazione generalizzata tra i Dipendenti Comunali che, in taluni casi hanno lamentato persino la mancata programmazione dei carichi di lavoro e, in altri casi più gravi (paradosso per un Sindaco sindacalista), si sono manifestate, addirittura, in aperte accuse di condotta antisindacale provenienti proprio dalle Organizzazioni di Categoria (vedasi, a titolo esemplificativo, nota della CSL FP di Messina datata 24/06/2022).
- Violazione art. 47 dello Statuto: pur essendo presente all’interno dell’Ente un dipendente a tempo indeterminato inquadrato in categoria D e in possesso dei requisiti previsti dall’OO.EE.LL. per poter svolgere la mansione di vice Segretario, per ragioni di natura esclusivamente politica, il Sindaco non ha mai proceduto a nominarlo, tanto che nelle diverse occasioni in cui si sia resa necessaria la sostituzione, in caso di assenza o impedimento, del Segretario Comunale Reggente si è dovuto ricorrere, per assicurare la fondamentale attività di verbalizzazione, o a segretari di altri comuni o al Consigliere Comunale più giovane per età, con aggravio di spesa per le casse comunali (per ultimo delibera di G.M. n° 139_377 del 05 ottobre 2023 avente ad oggetto “Impegno e liquidazione al Dott. Enrico Spallino per la reggenza a scavalco presso il Comune di Falcone dal 04-05-2023 al 21-06-2023”).
- Violazione artt. 48 e 49 del Regolamento del Consiglio Comunale: sono state disattese quasi tutte le interrogazioni presentate via PEC o direttamente in Consiglio Comunale.
VIOLAZIONI DEL PROGRAMMA
Sin dall’insediamento il Sindaco non ha rispettato il mandato politico popolare ricevuto, avendo, nella quasi totalità, disatteso il suo programma politico-amministrativo a causa di inerzia e incapacità amministrativa, e dimostrando notevoli inefficienze gestionali che hanno, di fatto, peggiorato le condizioni generali del paese, che oggi risulta arretrato in ogni settore amministrativo e di sviluppo del territorio.
Disatteso totalmente addirittura l’incipit del programma elettorale, laddove veniva affermato che: “auspichiamo una Politica che si concentri, attraverso un civile confronto, su come affrontare e risolvere i problemi che interessano la collettività”. Mai in questi due anni però, soprattutto durante un Civico Consesso, si è potuto assistere ad un confronto civile e costruttivo, nonostante la disponibilità e i numerosi inviti al dialogo e alla collaborazione avanzati dai Consiglieri Comunali del Gruppo “Insieme Possiamo per Falcone”. Molto spesso, invece, i rilievi procedurali o le richieste avanzate con interrogazioni legittime per dare risposte ai Cittadini, si sono tramutate in discorsi e accuse con toni intransigenti, arroganti e minacciosi. Più volte, durante le sedute del Consiglio Comunale si è potuta desumere dai comportamenti del sig. Sindaco una bassissima tolleranza alle critiche, persino a quelle costruttive o all’espressione di opinioni che evidenziavano inadempienze varie.
Ancora nella premessa si affermava: “Falcone ha necessità di mostrarsi, 365 giorni l’anno, più bella, più pulita e più decorosa, agli occhi dei residenti e dei visitatori che ci onorano della loro presenza. Abbiamo bisogno di recuperare i valori della LEGALITÀ, del rispetto delle regole nell’agire amministrativo quotidiano, della TRASPARENZA, del rispetto della DEMOCRAZIA; valorizzare la spesa pubblica, con oculatezza, per interventi utili a migliorare le condizioni generali e strutturali del Paese e renderlo più appetibile per possibili investimenti privati, nei settori produttivi, in particolare nell’artigianato e nel turismo, ma non solo”. Solo parole vuote e sterili: allo stato attuale Falcone è un paese sporco, arretrato, svilito.
Nulla è stato fatto sul fronte di tutti i punti chiave del programma elettorale di “Un’altra Falcone”, che qui si vogliono sintetizzare, ad ulteriore conferma dell’inadeguatezza politica ed amministrativa del Sindaco Genovese Antonino, della sua Giunta e dell’intera coalizione che li ha sostenuti. Un elenco non esaustivo, ma che evidenzia l’enorme danno inflitto alla nostra comunità da questa fallimentare amministrazione:
- Istruzione Scolastica
È davvero difficile, oggi, non citare la promessa di 24 mesi fa di “Adeguamento e sistemazione plessi scolastici; adoperarsi concretamente, attraverso procedure più lineari, serie e percorribili, per realizzare gli interventi strutturali che la scuola media di Via Dante merita”, senza tuttavia portare alla mente l’abbandono definitivo dei programmi di realizzazione della Palestra con annessa Aula Magna, Mensa Scolastica, Sale Laboratorio e Campo da tennis: lavori già predisposti ed appaltati dalla precedente Amministrazione per un importo di € 3.580.000, per il cui inizio bastava l’invio di autorizzazioni di rito e che, invece, a causa dei ritardi odierni, comporteranno un ulteriore aggravio per la casse comunali, visto il continuo aumento del Prezziario Regionale e il conseguente lievitare dei costi. Sempre in merito ai programmi per l’edilizia scolastica, non può, inoltre, sottacersi la responsabilità amministrativa di un Esecutivo che si è ritrovato non uno, ma addirittura 2 interventi da € 82.000 ciascuno per la realizzazione degli impianti antincendio della Scuola Media e della Scuola Elementare, con le rispettive Ditte già incaricate ed i lavori, ancora oggi, sostanzialmente fermi.
Disattesi il potenziamento e la maggiore efficienza dei “servizi complementari erogati dal Comune, quali ad esempio il trasporto degli alunni (scuolabus) e il servizio mense scolastiche”, la promozione della “partecipazione ad attività sportive, ricreative e culturali, che favoriscano la socializzazione e la crescita sociale”, l’utilizzo della Biblioteca come “fulcro dell’attività culturale” e “spazio essenziale di scambio di opinioni e pensieri”, la creazione di “una Consulta giovanile per coinvolgere e far conoscere ai giovani il funzionamento dell’Ente comunale e renderli partecipi delle scelte amministrative”. - Aspetto sociale e culturale
La maggioranza dei punti sono stati totalmente disattesi (non sono stati creati: lo sportello Over 65, lo sportello Antiviolenza, progetti per la prevenzione dalle dipendenze, Infopoint, Programmi interculturali, sostegno giovani coppie e neo-famiglie). - Politiche giovanili
“I giovani sono il nostro futuro, la nostra speranza e il nostro investimento. Per poter ricreare e rafforzare un senso di Comunità, per poter instillare nei nostri ragazzi l’orgoglio di essere Falconesi dobbiamo stimolarli, invogliarli a vivere il paese coinvolgendoli in attività emozionanti, ma anche idonee a sviluppare in loro il senso civico e renderli dei Cittadini responsabili”. Per raggiungere questi importanti obiettivi nel programma si impegnavano a: organizzare un Cineforum, favorire lo sviluppo di spazi per la socialità, programmare eventi multidisciplinari, istituire lo sportello Informagiovani, promuovere un Job Center, organizzare il trasporto in occasione di eventi culturali o sportivi, proporre tornei di gioco da tavolo e di società. Nessuna di queste attività, però, è stata mai oggetto neanche di progettualità, figuriamoci se è mai stata realizzata. - Sport
È divenuta di opinione comune la constatazione che aver perso il finanziamento di ben € 700.000 ottenuto nel 2021 per la ristrutturazione dell’intero impianto del campo sportivo, è tra le più gravi responsabilità politiche di cui dovrà farsi carico questa Amministrazione di fronte alle generazioni falconesi del futuro, quale tradimento della promessa di cambiamento, progresso e miglioramento enunciato da coloro che dicevano di voler “investire nello Sport, incentivando e sostenendo le attività sportive presenti sul territorio” oltre che garantire “manutenzione del terreno di gioco e spogliatoio” usufruendo addirittura di “eventuali finanziamenti per conversione al sintetico”, nonché “omologazione tribuna e previsione di possibile copertura” con “ripristino del campo da tennis e di quello polifunzionale”. - Un’Altra Falcone più digitale, trasparente e vicina alla gente
Idee lodevoli come la creazione e utilizzo di un’APP “per poter informare in tempo reale, dialogare ed in generale abbattere le barriere con i Cittadini” o quella di “rendere più trasparente l’attività amministrativa” mettendo “nelle condizioni migliori anche i Consiglieri Comunali di poter svolgere il loro compito istituzionale, che sia di maggioranza, che di opposizione e, quindi, di controllo”, si sono invece tramutate in un nulla di fatto. Anzi, anche quando i Cittadini segnalavano problemi con i comuni canali istituzionali, i problemi venivano attenzionati con cospicuo ritardo ora per una motivazione ora per l’altra. Mentre discorso a parte merita quello della trasparenza con i mancati riscontri alle richieste documentali da parte dei Consiglieri o i tentativi di limitazioni di accesso agli atti degli Uffici. - Bilancio e politiche fiscali
Per quanto nel programma affermassero che “bisogna lavorare su un Bilancio che miri a perseguire l’interesse pubblico e l’equità fiscale” e sebbene la situazione economico-finanziaria fosse già non florida e bisognosa di ulteriori politiche di risanamento, il tutto è stato gestito in maniera talmente approssimativa dall’essere stati costretti all’annullamento in autotutela di provvedimenti di spesa già approvati su sollecitazione della stessa Segretaria Comunale (per ultimo determina n° 78_126 del 28 aprile – 03 maggio 2023, determina n° 79/127 del 28 aprile – 03 maggio 2023).
Un ambito delicato, che nel ruolo apicale avrebbe meritato figure di ben altro spessore professionale per allontanare lo spettro del dissesto finanziario, che invece è stato irrimediabilmente condizionato dall’anomalia del doppio incarico Sindaco/Responsabile dell’Area Economico Finanziaria, per la mancanza delle competenze professionali in capo al Sindaco.
Difatti ad oggi l’attuale Amministrazione ha messo in essere i seguenti strumenti finanziari:
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- Delibera Consiglio Comunale n° 01 del 17 gennaio 2023 avente ad oggetto: “Approvazione Conto Consuntivo anno 2020”, il quale è stato approvato in Giunta Municipale dapprima con delibera n° 211 del 16 novembre 2022 e successivamente, con rettifica, con delibera n° 225 del 21 dicembre 2022, con due anni di ritardo e solo dopo la nomina di un Commissario Regionale ad Acta che ha posto in essere la rituale diffida;
- Delibera di Consiglio Comunale n° 23 del 08 maggio 2023 avente ad oggetto: “Approvazione Bilancio di previsione 2022/2024 ai sensi dell’art. 14 T.U.E.L”, il quale è stato approvato in Giunta Municipale dapprima con delibera n° 222 del 29 novembre 2022, con diciassette mesi di ritardo e solo dopo la nomina di un Commissario Regionale ad Acta il quale ha posto in essere la rituale diffida, lasciando tra l’altro il Comune in “Gestione Provvisoria” per circa otto mesi;
- Ad oggi mancata approvazione dei conti consuntivi anno 2021 ed Anno 2022 con rituale nomina dei Commissari ad Acta;
- Ad oggi mancata approvazione di tutti gli atti propedeutici del Bilancio di Previsione anni 2023- 2025 e quindi la mancata approvazione dello stesso Bilancio con rituale nomina del Commissario Regionale ad Acta.
Tra l’altro si evidenzia che sia gli atti del Conto Consuntivo anno 2020, che del Bilancio di previsione 2022/2024 non sono stati mai inviati alla Banca Dati delle Amministrazioni Pubbliche (BDAP) gestite dalla Ragioneria dello Stato, per la successiva certificazione, e quindi è come se il Comune non li avesse mai approvati, causando pertanto la perdita di fondi per trasferimenti statali sia per l’anno 2022 e sia per l’anno 2023.
Pertanto, con l’Amministrazione di “Un’Altra Falcone” i ritardi sono “sistematici” e la non regolarità dei sopradetti atti amministrativi comporta un contesto in cui, addirittura, vengono emanati ripetuti atti illegittimi che, per quanto attiene talune determine dirigenziali di affidamento, sono state adottate senza copertura finanziaria e, in assenza di Bilancio approvato, senza aver rispettato il criterio contabile dell’impegno somme in dodicesimi.
- Ambiente e territorio
Si è rivelato vuoto e sterile il proposito di “garantire la pulizia del paese tutto l’anno, senza essere costretti di tanto in tanto a pulizie straordinarie, che per loro caratteristica intervengono in situazioni di emergenza (paese ridotto male, sporco e con erbacce alte che ostruiscono marciapiedi e parzialmente le strade) e non risolvono il problema, se non per un breve periodo”. Falcone è un paese sporco e privo di decoro e i tentativi di abbellimento sono stati programmati male o lasciati incompiuti. Inoltre, non sono state implementate (contrariamente a quanto previsto nel programma) politiche di tutela dei diritti degli animali e di prevenzione del randagismo. - Imprese, commercio, realtà del territorio
Nulla è stato fatto per sostenere le imprese locali e, anzi, l’Amministrazione in carica ha omesso di erogare completamente i fondi dei cosiddetti “Ristori Covid” per l’anno 2020 previsti dal Decreto Liquidità e Rilancio Imprese (DL n° 137 del 28 ottobre 2020) per cui conseguentemente si sono persi sia parte dei fondi anno 2020, sia le intere annualità 2021 e 2022, causando un danno enorme alle Partite IVA con sede legale nel Comune di Falcone. - Urbanistica
Questo settore del Comune di Falcone è bloccato addirittura da circa 12 mesi. Difatti l’ultimo Permesso di Costruire è stato il n° 07 del 23 novembre 2022, nonostante nei competenti uffici ci sono protocollate numerose richieste di PdC da circa tre anni e sono ancora da regolarizzare circa n° 123 pratiche di Permessi di Costruire in Sanatoria (ex legge n° 47/85 e ss.mm.ii.) e tutto ciò a fronte che il Comune di Falcone ad oggi per tali scopi non ha assunto né il Tecnico finanziato per il disbrigo delle pratiche edilizie in sanatoria (Decreto Assessoriale n° 202 del 11 novembre 2021), né il Tecnico finanziato dai fondi PNRR (avviso d’interpello n° 890 del 08 settembre 2022 ad oggi inevaso) che potrebbero supportare il Responsabile Area Tecnica. Tale inerzia comporta chiaramente sia un danno erariale al Comune, sia la mancanza di lavori per le ditte del Comune di Falcone che operano nel settore edile. - Pagamenti Servizi e Riscossione Tasse
Questo settore ha del paranormale. Non si pagano le bollette della fornitura dell’energia elettrica dal lontano dicembre 2021 (ultima determina di Pagamento la n° 26/60 del 11 febbraio – 07 marzo 2022) il cui importo bimestrale incide mediamente per circa €. 60.000,00. Non si pagano le bollette della fornitura di telefonia fissa da circa 15 mesi (ultima determina di Pagamento la n° 151/342 del 22 giugno – 18 agosto 2022) il cui importo bimestrale incide mediamente per circa €. 3.500,00.
Le bollette di riscossione della Tassa rifiuti – TARI e della Tassa per il servizio Acquedotto vengono mandate con colpevole ritardo e senza avere la certezza dell’effettiva rata di saldo.
Quanto sopra chiaramente costituirà di sicuro danno erariale per il Comune ed il Sindaco non può fare finta di non saperlo, sia perché ricopre la responsabilità dell’Area Economica-Finanziaria, sia perché portato a conoscenza durante le Sedute di Consiglio Comunale dalle numerose interrogazioni. - Lavori Pubblici
È proprio in quest’area che, a parere dei sottoscritti, si manifesta l’aspetto più drammatico ai fini della salvaguardia dell’Ente, con le ripetute gravi inadempienze e il generale immobilismo dell’attuale Amministrazione, con ricadute di diffuso arretramento sociale ed economico per la nostra comunità e la conseguente assoluta carenza di progresso e di sviluppo. Così recitava il programma: “primo fra tutti il nostro obiettivo deve essere il vedere finalmente utilizzabili e rese fruibili quelle cattedrali nel deserto che giacciono da anni, in preda all’incuria e al vandalismo, facendo riferimento alla Casa per gli Anziani, Palacultura e Mercato dei Fiori”, per non dimenticare infine, l’illuminante considerazione secondo cui “queste strutture, che sembrano non poter mai decollare con la loro iniziale destinazione, devono essere oggetto di osservazione ed attenta rivalutazione” per “renderle utilizzabili ed immediatamente produttive”. Ma nulla è stato fatto e, anzi, sono finiti nel dimenticatoio diversi finanziamenti ottenuti dalla passata Amministrazione quali:
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- il finanziamento del Decreto dell’Assessorato Regionale allo Sport e Turismo per un importo di €. 826.331,04 da utilizzare per il completamento del Palacongressi;
- il finanziamento già ottenuto di € 75.000 per la progettazione e il completamento della ex Casa Albergo per Anziani nella Frazione Belvedere e la sua successiva utilizzazione nell’ambito del circuito dei Progetti Erasmus, ove sono previste moltissime opportunità di finanziamento per opere recettive rivolte ai giovani italiani e stranieri;
- il finanziamento già ottenuto di circa €. 446.000 per la realizzazione di una nuova piazza tra Via Aia e Via Garibaldi, nonostante il supporto fornito in Commissione Consiliare da una maggioranza trasversale, in cui persino Consiglieri Comunali vicini all’Amministrazione, avevano convenuto nell’indicare un diverso iter da seguire per vedere, finalmente, l’opera realizzata e non correre il rischio di perdere il finanziamento;
- gli interventi di recupero del centro storico, a cominciare dal finanziamento già ottenuto di €. 99.000 per la progettazione dell’importante arteria di Via Italo Balbo, sino alla Piazza Marconi e al Sottopasso delle Ferrovie dello Stato;
- finanziamento per oltre € 57.521 dell’Area Fitness prevista nella zona del lungomare con i lavori già affidati alla ditta specializzata ma, ad oggi, mai iniziati;
- programmi di completamento dell’intero lungomare, per cui era stata incaricata una ditta con un affidamento di € 100.000 e i cui lavori non sembrano vedere luce. Come non porsi di fronte al dubbio che la ditta già incaricata potrebbe chiedere risarcimenti ed interessi per la mancata esecuzione dei lavori? Eventualità che rappresenterebbe la più cocente delle beffe per il peggiore dei danni subiti dalla collettività. Infine, ove dovesse realizzarsi l’opera, chi sopporterà, se non le future generazioni di falconesi, gli aggravi di costi per gli aumenti nel frattempo intervenuti a causa dell’immobilismo di questi anni?
- quasi certa la rinuncia anche al grande progetto di messa in sicurezza del territorio dai rischi del dissesto idrogeologico, per il quale erano stati ottenuti ben € 10.500.000 di cui € 3.500.000 per un progetto già finanziato di intervento sul Torrente Feliciotto (tristemente noto per l’alluvione del 2008), € 1.800.000 per le opere di contenimento frane nella Frazione Sant’Anna ed € 5.200.000 per il ripascimento della spiaggia: tutti finanziamenti di cui da ben 2 anni non si sa nulla, in barba alla coerenza di chi nel proprio programma dichiarava che “è nostra ferma intenzione mantenere l’iter burocratico messo in moto dalle strutture regionali e statali in conseguenza dell’alluvione del 2008, e non abbiamo la benché minima intenzione di ostacolare la loro realizzazione”.
Anche i punti programmatici riguardanti l’acquedotto, la fognatura e depurazione, il programma urbanistico generale, il cimitero e l’igiene urbana sono stati tutti totalmente disattesi.
Impossibile, pertanto, nascondere che con “Un’Altra Falcone” abbiamo assistito ad una delle pagine peggiori in tema di sinergia e produttività amministrativa.
Alla luce di quanto sopra esposto, in ragione del necessario senso di responsabilità dovuto alle Cittadine e ai Cittadini di Falcone, onde evitare il perdurare di un tale dannoso immobilismo e di una tale palese inconcludenza amministrativa, nonché il continuo danno erariale causato alle casse comunali, i sottoscritti Consiglieri Comunali, al fine di scongiurare rischi all’Ente provocati da una condotta e da una gestione amministrativa improntata alla sistematica emanazione di atti illegittimi con possibili conseguenti danni erariali,
VISTE
– le Normative in vigore;
– l’Ordinamento Amministrativo EE.LL. vigente della Regione Siciliana;
– lo Statuto Comunale;
– il Regolamento del Consiglio Comunale;
CHIEDONO
al Presidente di procedere alla Convocazione del Consiglio Comunale in Seduta ordinaria, al fine di discutere e deliberare in merito alla presente mozione di sfiducia al Sindaco del Comune di Falcone, Sig. Genovese Antonino.
Falcone, 13 Ottobre 2023
Calà Calogera
Certo Valentina
Donato Antonino
Filiti Marco
La Macchia Monica Barbara
Mancuso Santo
Paratore Andrea