Già solo l’idea che si giudichi “irrispettosa” e (addirittura) contraria alla volontà sovrana degli elettori, la legittima obiezione sull’opportunità politica di concepire come “di parte” un documento così importante come il D.U.P. (Documento Unico di Programmazione) 2021/2023, la cui “natura” istituzionale prevede, dopo l’elaborazione della Giunta Municipale, la definitiva ratifica in Consiglio Comunale, appare come un indicatore esemplare della reale idea di “governo” con spirito collaborativo che traspare dalle dichiarazioni di alcuni Amministratori in merito agli emendamenti presentati dal Gruppo consiliare di “Insieme Possiamo”.
Appare persino superfluo sottolineare che il D.U.P., come fondamentale atto propedeutico al Bilancio, necessita dell’approvazione del Consiglio Comunale proprio perchè dovrebbe misurare il grado, la volontà e la capacità dell’organo esecutivo di mediare le proprie posizioni “di bandiera” con un’assemblea che, nella sua interezza, rappresenta (lei sì) l’intera Cittadinanza falconese.
Non è un caso che in nessuno dei D.U.P. approvati negli anni precedenti dal Consiglio Comunale di Falcone, sia mai stato proposto un voto sul “copia-incolla” del programma di campagna elettorale di una sola parte: un’Amministrazione e un Sindaco che, al di là delle mere dichiarazioni di circostanza, vogliano tradurre in azioni concrete i valori di reciproco rispetto (sia istituzionale che politico), una volta appurato che nella loro visione conta esclusivamente il punto di vista di chi “comanda”, dovrebbero almeno assumersi la responsabilità di una tale posizione, attendendosene le naturali conseguenze.
In una città con l’elettorato diviso a metà, non si può pretendere l’approvazione di un D.U.P. utilizzato come uno strumento di attacco politico frontale all’Amministrazione precedente, accusata (tra le altre cose) di essere stata addirittura vendicativa nei confronti di alcuni dipendenti: insomma, esigere il consenso da parte dello schieramento politico che fa riferimento a quell’esperienza amministrativa, denota un piglio autoritario ma non autorevole, ai limiti dell’illusorio o, peggio, del provocatorio.
Con i nostri emendamenti, che peraltro non intaccano gli aspetti tecnico-contabili nè del D.U.P. nè del Bilancio, anche il gruppo di “Insieme Possiamo” intende rivendicare una propria “visione di governo”, improntata alla collaborazione istituzionale e alla proattività senza pregiudizi che, nel garantirne comunque l’approvazione per il bene della città, per non creare ulteriori alibi al sostanziale immobilismo dell’attuale Sindaco e per non intralciare in alcun modo la macchina amministrativa del Comune di Falcone, ci auguriamo possano essere condivisi in maniera trasparente e leale anche dai Consiglieri Comunali vicini all’Amministrazione.
Gruppo Consiliare “Insieme Possiamo per Falcone”