Vuoi aprire un’attività commerciale?
Ora puoi! Resto al Sud si è esteso anche alle attività commerciali!
La misura Resto al Sud si estende anche alle attività commerciali. A darne notizie è un comunicato pubblicato sul sito di Invitalia (https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud).
L’apertura al commercio consente di allargare in modo significativo il bacino dei potenziali beneficiari, come era già accaduto con l’estensione ai liberi professionisti. Nello specifico l’inclusione del commercio tra le attività finanziabili viene disposta estendendo l’ambito di applicazione dell’incentivo all’intera sezione G (“Commercio all’ingrosso e al dettaglio; Riparazione di autoveicoli e motocicli”) della classificazione ATECO delle attività economiche.
Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
È rivolto a chi ha un’età compresa tra 18 e 55 anni. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro.
Tra le attività finanziabili rientrano:
➢ attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
➢ fornitura di servizi alle imprese e alle persone
➢ turismo
➢ commercio
➢ attività libero professionali (sia in forma individuale che societaria)
➢ Sono escluse le attività agricole.
Resto al Sud copre fino al 100% delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci.
Per le sole imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro.
A supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto:
15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
fino a un massimo di 40.000 euro per le società
Il contributo viene erogato al completamento del programma di spesa, contestualmente al saldo dei contributi concessi. Possono essere finanziate le seguenti spese:
ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (massimo 30% del programma di spesa)
macchinari, impianti e attrezzature nuovi
programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione
spese di gestione (materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) – massimo 20% del programma di spesa
Non sono ammissibili le spese di progettazione e promozionali, le spese per le consulenze e per il personale dipendente. Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così composte:
50% di contributo a fondo perduto
50% di finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi sono interamente a carico di Invitalia.
A partire da oggi quindi, è possibile richiedere un finanziamento per l’apertura di un attività di commercio! Una importantissima notizia che negli anni aveva limitato l’avvio di tante attività d’impresa.
Carmelino ing. Paratore